Pazienti COVID-19 e il rischio di sviluppare lesioni da pressione
I pazienti critici affetti da COVID-19 con sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS, dall'inglese Acute Respiratory Distress Syndrome) sono generalmente sottoposti a ventilazione meccanica con intubazione endotracheale o tramite tracheostomia.
La riduzione e/o l’assenza di mobilità di questi pazienti ricoverati nelle terapie intensive e sottoposti a sedazione profonda aumenta notevolmente il rischio di sviluppare lesioni da pressione (LdP).
In alcuni casi, le LdP si manifestano velocemente; esse possono insorgere già tra la prima ora e 4-6 ore dopo una prolungata compressione(1). Si stima che un quarto ogni 10 pazienti ospedalizzati sviluppa lesioni da pressione(2).
L’importanza della prevenzione delle lesioni da pressione
L’ulcera da pressione è un’area localizzata di danno tissutale causata da forze di pressione, trazione, frizione, o da una combinazione di questi fattori, che può insorgere potenzialmente in qualsiasi parte dell’organismo, ma che più comunemente si sviluppa in corrispondenza di prominenze ossee(3). Si tratta di una lesione tissutale ad evoluzione necrotica, conseguenza diretta di una elevata e/o prolungata compressione e/o di forze di taglio (o stiramento), causanti uno stress meccanico ai tessuti e l’occlusione dei vasi sanguigni.
Nella maggior parte dei casi, le ulcere da pressione hanno un impatto significativo sulla morbilità, mortalità e qualità di vita del paziente che ne è affetto. Diversi studi, inoltre, dimostrano che i costi legati al trattamento delle ulcere da pressione superano di 2,5 volte quelli legati alla prevenzione(4). A seconda della popolazione osservata e lo stadio dell’ulcera, il 50% delle ulcere da pressione si possono prevenire(5).
Come prevenire lo sviluppo di lesioni da pressione
Esistono diverse misure(6) per prevenire l’insorgere di LdP. L’individuazione del grado di rischio d’insorgenza di una LdP, associato ad una completa e attenta valutazione della cute, rappresenta il primo intervento assistenziale da attuare al momento della presa in carico della paziente che è stato ricoverato(7).
Inoltre la mobilizzazione programmata del paziente costretto a letto, per alternare le aree corporee sottoposte a compressione ed evitare l’ischemia e la conseguente ipossia dei tessuti è sicuramente una delle modalità più efficaci nella prevenzione delle ulcere da pressione.
Le indicazioni di carattere generale consigliano di garantire un intervallo di tempo tra una mobilizzazione e l’altra di circa 2-4 ore, poiché si è dimostrato che è questo l’intervallo di tempo medio necessario perché si instauri sofferenza cutanea con danni al microcircolo.
Gli specialisti raccomandano(6) anche di:
- Utilizzare medicazioni in schiuma idrofila per proteggere la cute, alleviare la pressione e prevenire la frizione su prominenze ossee (per esempio: talloni, osso sacro, ecc…) o altre parti del corpo sottoposte a pressione o pressione in combinazione con forze di taglio.
- Utilizzare prodotti emollienti per idratare la cute in modo da ridurre il rischio di danno cutaneo e alleviare i sintomi di secchezza cutanea.
- Proteggere la cute dall’esposizione all’eccessiva umidità mediante un prodotto barriera, così da ridurre il rischio di danno da pressione.
Le nostre soluzioni
Si raccomanda l’utilizzo combinato di medicazioni della gamma Askina® DresSil® e Askina® Foam, schiume di poliuretano di vario spessore in grado di ridurre le forze pressorie e evitare lo sfregamento e prodotti come Askina® Barrier Film e Linovera®, ideali per la gestione dell’umidità della cute e la prevenzione delle ulcere da pressione.
Meno fragile e più resistente – una cute idratata
Linovera® è indicato per la prevenzione e il trattamento di lesioni di I stadio, per aree cutanee sottoposte a carico pressorio prolungato, aree che mostrano rossore cutaneo causato da compressione, sfregamento o taglio. Linovera lubrifica la cute, incrementandone la resistenza, riducendo le forze di taglio o frizione(8) e mantenendo la funzione di barriera contro l’umidità della cute(9)(10).
Gli ingredienti attivi di Linovera sono l’acido linoleico, il più importante acido grasso essenziale per la cute(11), Aloe Vera, che agisce come emolliente e umettante e Centella Asiatica, un agente tonico e lenitivo(12) per la cute che promuove la stimolazione fibroblastica.
Evita l’umidità – utilizza un prodotto barriera
Prodotti o medicazioni che fungono da “barriera”, cioè dei prodotti che isolano la cute da fattori esterni dannosi, sono utilizzati per gestire il livello di umidità della cute in combinazione ad un igiene adeguata in grado di mantenere la cute sempre pulita e asciutta. È essenziale lavare la cute con saponi a pH neutro, non profumati.
Askina® Barrier Film previene efficacemente lesioni cutanee associate ad un eccesso di attrito o umidità causata da incontinenza, sudorazione o secrezione della ferita. Essa agisce come barriera per proteggere la cute dei pazienti. Una volta applicata, si asciuga rapidamente lasciando una barriera invisibile, traspirante e impermeabile all’acqua sulla cute.
Askina® Barrier Film è disponibile nel formato spray da 28ml. Il film barriera può essere applicato su cute integra o lesa, in particolare in prossimità di siti di inserzione di drenaggi o cateteri, per proteggere l’area perilesionale.
Medicazioni in schiuma – riducono la pressione ed evitano lo sfregamento
Aree come il sacro, i talloni e i malleoli sono particolarmente esposte ad una pressione ed una frizione prolungata. Di conseguenza necessitano di una maggiore protezione. Oltre ad Askina® Barrier Film e Linovera® per la gestione dell’umidità, sono disponibili medicazioni idrocellulari sagomate in schiuma di poliuretano, utili per alleviare la pressione.
Askina® Heel, Askina® DresSil® Heel e Askina® DresSil® Sacrum sono progettate per proteggere i talloni, i malleoli e il sacro. Grazie all’apertura circolare che si adatta perfettamente alla tracheostomia, Askina® Trachea è conformata per proteggere la cute dalla pressione esercitata dalle cannule tracheostomiche o altri tubi di drenaggio.
Ogni parte del corpo è soggetta a lesioni da pressione
Le prominenze ossee non sono l’unica parte del nostro corpo esposta a pressione e frizione. Anche altre parti del corpo lo sono, per esempio, in pazienti che giacciono per molto tempo in posizione supina, come i pazienti critici affetti da COVID-19.
Askina® DresSil® è una medicazione in schiuma di poliuretano con uno strato adesivo in silicone a contatto con la lesione. Lo strato in silicone, assicura la massima aderenza e il minimo trauma in fase di rimozione, riducendo quindi il dolore al cambio della medicazione. Può essere tagliata e sagomata per un’applicazione su aree più piccole, che necessitano comunque di una protezione.
Askina® DresSil® Border e Askina® DresSil® Border Lite sono schiume di poliuretano con uno strato adesivo di silicone a contatto con la lesione ed un ulteriore bordo adesivo. Sono entrambe indicate per un utilizzo in zone difficili da medicare o soggette a frequenti movimenti (ginocchia, gomiti, pliche cutanee). Lo strato in silicone aderisce alla superfice cutanea conformandosi, nel rispetto delle sue irregolarità e contorni anatomici.
Ognuna di queste medicazioni in schiuma di poliuretano può essere riposizionata durante l’applicazione o addirittura sollevata durante l’indosso per controllare la lesione sottostante. L’utilizzo di queste medicazioni crea un ambiente umido ideale per promuovere la guarigione spontanea della lesione.
Idratazione e cura della cute
Alleviare la pressione e prevenire la frizione
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
(1) Gefen, A. How much time does it take to get a pressure ulcer? Integrated evidence from human, animal, and in vitro studies. HYPERLINK: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18927481. Ostomy Wound Manage. 2008 Oct;54(10):26-8, 30-5.
(2) Intervallo variabile a seconda del luogo e del metodo di classificazione dell’ulcera.
- Bereded DT, Salih MH, Abebe AE. Prevalence and risk factors of pressure ulcer in hospitalized adult patients; a single center study from Ethiopia. BMC Res Notes. 2018;11(1):847. Published 2018 Nov 29. (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6267874/
- Vanderwee K, Clark M, Dealey C, Gunningberg L, Defloor T. Pressure ulcer prevalence in Europe: a pilot study. J Eval Clin Pract. 2007;13(2):227-35. (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17378869)
- Barrois B, Labalette C, Rousseau P, et al. A national prevalence study of pressure ulcers in French hospital inpatients. J Wound Care. 2008;17(9):373-6, 378-9. (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18833894)
- Shahin ES, Dassen T, Halfens RJ. Pressure ulcer prevalence and incidence in intensive care patients: a literature review. Nurs Crit Care. 2008;13(2):71-9 (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18289185)
- Vangilder C, Lachenbruch C, Algrim-boyle C, Meyer S. The International Pressure Ulcer Prevalence™ Survey: 2006-2015: A 10-Year Pressure Injury Prevalence and Demographic Trend Analysis by Care Setting. J Wound Ostomy Continence Nurs. 2017;44(1):20-28.(https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27977509)
(3) National Pressure Ulcer Advisory Panel. Updated Staging System, 2007. Disponibile su: http://www.npuap.org
(4) Chapter 12- Pressure Ulcers: A Patient Safety Issue (2008), Agency for HealthCare Research and Policy (US)
(5) Downie, F. & Sandoz, Heidi & Gilroy, P. & Royall, Dawn & Davies, S. (2013). Are 95% of hospital-acquired pressure ulcers avoidable? Wounds UK. 9. 16-22.
(6) https://www.epuap.org/wp-content/uploads/2016/10/quick-reference-guide-digital-npuap-epuap-pppia-jan2016.pdf
(7) Lesioni da pressione: prevenzione e trattamento, Linea guida Regione Friuli Venezia Giulia; Trabona R, Agnoletto AP, Bertola D, Fregonese F, Papa G, Prezza M, Vallan M,; 2013.
(8) Jimenez Torres, J. Acidos Grasos Hiperoxigenados (AGHO) en el tratamiento y prevencion de las ulceras por presion, ulceras vasculares y pie diabetico. Panorama actual del medicamento 2010; 34(336):695-701).
(9) Declair V. The usefulness of topical application of essential fatty acids (EFA) to prevent pressure ulcers. Ostomy Wound Manage. 1997;43(5):48-52, 54.
(10) Colin D, Chomard D, Bois C, Saumet JL, Desvaux B, Marie M. An evaluation of hyper-oxygenated fatty acid esters in pressure sore management. J Wound Care. 1998;7(2):71-2.
(11) Meštrović , T. Oils Rich in Linoleic Acid. Accesed online 25/03/2020 https://www.news-medical.net/health/Oils-Rich-in-Linoleic-Acid.aspx
(12) Cravotto G. et all. An evaluation of the potential of 1000 plants. Journal of Clinical Pharmacy and Therapeutics, 2010 35:1:11-48.