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Si lo scorso 16 ottobre, l’evento “Let’s Visit B. Braun Avitum Italy”, organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien) in collaborazione con B. Braun. L'evento, ospitatio da B. Braun Avitum Italy, il Centro di Eccellenza produttiva del Gruppo basato a Mirandola (MO), ha riunito la business community italo-tedesca nel distretto mirandolese, punta di diamante nel settore biomedicale, per uno scambio di conoscenze e competenze volto a imprimere impulso economico e a promuovere la cooperazione tra gli stakeholder del settore.
Presenti all’evento anche i maggiori player del settore in Emilia-Romagna, con esponenti di Confindustria Emilia-Romagna, Clust-ER Health e del Tecnopolo Mario Veronesi che hanno sottolineato il ruolo centrale del settore biomedicale, farmaceutico e biotech per la regione, sempre più centrale negli scambi commerciali tra Italia e Germania.
Una regione che si conferma come realtà in grado di attrarre talenti e investimenti ed è considerata dal Gruppo B. Braun un hub strategico per lo sviluppo di soluzioni mediche all’avanguardia.
“Come azienda leader nelle tecnologie mediche vogliamo guidare i progressi nel settore sanitario per proteggere e migliorare la salute delle persone. Siamo fieri della collaborazione storica con AHK, che prosegue dal 1947 e che crediamo imprescindibile per portare avanti la nostra missione in Italia. A Mirandola, nel cuore della biomedical valley, si trova un centro per noi nevralgico nel percorso di innovazione medica e tecnologica e siamo entusiasti di contribuire al suo sviluppo. La nostra presenza qui non solo rafforza la nostra posizione nel mercato, ma ci permette anche di essere parte attiva di una comunità dinamica e innovativa.”
In ottica italo-tedesca, si tratta di settori tradizionalmente al centro dei flussi commerciali tra Italia e Germania: il farmaceutico ha sfiorato un valore annuale di merce scambiata pari a 11 miliardi di euro nel 2023, e le apparecchiature elettromedicali hanno toccato quota 2 miliardi.
Centrale anche la presenza di filiali di aziende tedesche nel settore, e in generale nel tessuto produttivo italiano, compresi i distretti: tra gli investitori esteri, la Germania è infatti il primo Paese per investimenti greenfield, con circa il 70% degli FDI tedeschi in Italia che si concretizza nell’apertura di nuove strutture e stabilimenti.
A livello territoriale, in termini di interscambio, per la Germania il solo chimico-farmaceutico emiliano vale ben 1,7 miliardi e la regione è dunque un player fondamentale in una delle principali catene del valore che legano Italia e Germania.
“Da diverso tempo, come AHK Italien, presidiamo con iniziative dedicate non solo i territori più attivi nell’interscambio italo-tedesco, ma anche i principali settori coinvolti, con tavoli di lavoro che, anche nel caso specifico dell’healthcare, permettono alle aziende di dare vita a progetti concreti e posizioni comuni”, ha dichiarato Jörg Buck, Consigliere Delegato AHK Italien. “Nella stessa ottica, di collaborazione e condivisione, quello di Mirandola è uno dei distretti produttivi più vivaci e avanzati del nostro Paese. Da anni sottolineiamo proprio come il modello dei distretti italiani produca performance importanti anche nei rapporti commerciali con la Germania, che dal canto suo è nota per la presenza capillare di hub e poli tecnologici sul proprio territorio, con altissimi livelli di innovazione che oggi possiamo toccare con mano nel nostro Paese in questa struttura.”
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